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- Hai presente quella cittadina che si trova vicino a Timbuctù? Ecco, non sono di lì.
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| Mag aveva ormai preso coscienza di ciò che comportava il suo elemento e, anche se non lo aveva visto, intuiva in qualche modo che era l'acqua stessa a proteggerlo dagli attacchi. Aprì gli occhi solo quando Exe gli parlò direttamente. Non rispose, ma si limitò a fissare una figura che si allontanava....non la vedeva bene, aveva ancora gli occhi sfocati, ma intui che era una figura adulta, snella, dai lunghi capelli rossi. Non sapeva come, ma capì che era lei ad avergli parlato durante la prova, ad averlo guidato verso la soluzione. Anche se probabilmente non lo avrebbe visto, lui richiuse gli occhi e fece un mezzo inchino, come in ringraziamento. Poi, quando Exe gliene fece segno, si avvicinò a lui e a Sarya.
Grazie mille per l'aiuto, Milady. Al prossimo incontro dunque...
Non era in vena di discorsi più lunghi, e nemmeno ne aveva la forza. Le ferite erano guarite, ma i suoi muscoli comunque erano stanchi, così come la sua mente era scombussolata dopo un tale sforzo intellettivo. Seguì Exe, ascoltandolo distrattamente durante tutta la camminata. Afferrò bene solo un paio di concetti, fra cui il più importante era dove poteva dormire e l'altro era dove nutrirsi. Gli sembrò di aver carpito qualcosa riguardo i suoi allenamenti e di "altri" diversi da Sarya, ma non voleva pensarci ora.
"Prima di nutrirmi devo almeno riposare un'oretta. Probabilmente sarà uan specie di caccia, quindi mi servono energie che ora non ho. Mal, svegliami fra un'ora....anzi due, meglio andare sul sicuro."
"Cosa diavolo ti passa per quella piccola e lurida mente? Cosa credi, che sono la tua sveglia personale?! Dovrei ucciderti per un affronto del genere!"
"Si, lo so."
"Lo sai e nonostante ciò me lo chiedi? Cosa sei, ritardato?"
"E che siano 2 ore. Ne prima, ne dopo."
"Non stai ascoltando una parola di quello che ti sto dicendo, vero?"
"Buonanotte anche a te Mal...."
...
Due ore dopo il vampiro si risvegliò ancora stanco, ma con qualche energia, abbastanza per una piccola battuta di caccia. Si aggirò molto lentamente fra i boschi, notando la varietà delle specie della zona.
"Grifoni, unicorni, orsi, cinghiali, ippogrifi, tarantole giganti, fenici.....persino draghi! Ma dove diavolo sono?"
Dopo diversi minuti di ricerca, il vampiro vide poco avanti a se un gruppo di cervi, ed erano proprio quello che gli serviva.
"Sono perfetti. Devo solo fare estrema attenzione a non ucciderli. Ne prenderò due per sicurezza, e succhierò poco sangue da entrambi. Ma tenerli fermi mentre mi nutro non sarà facile. Sono debole per bloccarli insieme, e prenderne uno farà scappare l'altro. Aspetta....idea!"
Il vampiro cominciò a cercare nei dintorni, osservando le diverse piante, cercandone alcune in particolare. Dopo diversi minuti di ricerca infruttuosa, trovò quello che gli serviva. Era un cespuglio rigoglioso, pieno di foglie, e Maggoth sapeva che era così per un motivo specifico. Le foglie di quella pianta secernevano un succo soporifero che addormentava in poco tempo chiunque le mangiava, costituendo così un'ottima fonte di difesa contro gli animali erbivori, che infatti evitavano tale pianta. Prese alcune foglie, e dopo averle mischiate con dell'erba, le spezzettò, spargendo i lsucco un pò ovunque sull'erba che aveva raccolto. Poi tornò dal branco di cervi, dividendosi l'erba così trattata tra le due mani. Si avvicinò lentamente, molto lentamente, senza tendere in avanti le mani. Doveva cercare di apparire innocuo ai loro occhi, non pericoloso. Fece diversi metri, fermandosi a circa 3 metri da loro, che erano estremamenti attenti e allerta. Probabilmente si aspettavano un attacco da un momento all'altro. Piano e con misurata lentezza, Mag aprì le mani, porgendole in avanti, mostrando l'invitante cibo che aveva tra di esse, e lasciando che i cervi osservassero attentamente. Per diversi minuti non accadde niente. Gli animali erano troppo prudenti per avvicinarsi, ma anche troppo curiosi per andarsene. Di conseguenza il vampiro non si muoveva e attendeva pazientemente una loro mossa. Sapeva di non doverli uccidere, ma finchè poteva voleva evitare di fargli del male, se non necessario. Alla fine, forse esasperato dalla situazione, un cervo relativamente giocane si avvicnò, molto cautamente. Mag continuò a rimanere immobile, lasciando che fosse la curiosità dell'animale a fare tutto il resto. Dopo alcuni passi incerti, l'animale era ormai davanti il vampiro, e osservava attentamente l'erba fra le mani di quest'ultimo. L'annussò diverse volte, ma non trovò niente di strano, e prese un primo boccone.
"Per fortuna la secrezione delle foglie è inodore e insapore..."
Convincendosi che era solamente erba, il cervo continuò a mangiare, tranquilizzato dalla non ostilità di chi gli faceva quel dono. Anche un altro cervo, forse rassicurato dalle azioni del compagno, si avvicinò all'altra mano, e cominciò a prendere piccoli bocconi da essa. Alla fine anche il resto del gruppo si tranquillizzò. L'estraneo non faceva nessuno gesto di ostilità e mostrava invece riguardo nei loro confronti, perciò non lo registrarono come una minaccia, ma piuttosto come un'altro animale non pericoloso. Quando ebbero finito il loro pasto, i due animali più coraggiosi cominciarono a girare attorno al vampiro, annusando anche lui e osservandolo.
"Mi stanno studiando. Sanno che non sono pericoloso, ma vogliono capire esattamente cosa voglio... e purtroppo per loro non lo capiranno."
Sempre lentamente, Mag si spostò vicino un albero, e si sedette tra le sue radici, seguito a ruota dai cervi, che ormai sembravano avere un irresistibile impulso di curiosità nei suoi confronti. Dopo alcuni minuti, il cervo più giovane cominciò a dare segni di stanchezza, e si sedette vicino il vampiro, mentre la sua testa lentamente scendeva verso le sue gambe, pesante a causa della stanchezza. L'altro cervo si mise in allerta, osservando con estrema attenzione le reazioni dell'estraneo ad una tale mossa del compagno. Ma Mag fu estremamente docile nei movimenti. Senza fretta avvicinò una mano al collo del cervo addormentato, e lo accarezzò. L'altro cervo sembrava calmarsi, ma ormai anche lui stava subendo gli effetti del sonnifero, e scivolo anche lui tra le braccia di Morfeo. Il resto del gruppo era più distante, e non fece molto caso a ciò che accadeva in quel punto. Forse pensavano fossero solamente stanchi e si stessero riposando, e non sospettavano minimamente cosa accadeva.
Mi spiace di avervi ingannato così, ma era il solo modo per fare ciò che devo senza recarvi danno e sofferenze inutili.
Il vampiro si avvicinò al collo del cervo più giovane, e dopo aver sfoderato i canini, li piantò nel suo collo, cominciando l'opera. Era tantissimo tempo che non beveva del sangue, e tutto il suo corpo gioiva di quella sensazione rinvigorente. Gli sembrava di rinascere, e in un certo senso era così ogni volta che beveva del sangue. Fece particolare attenzione a bere non troppo sangue da entrambi i cervi, che erano anche indeboliti dal sonno imposto dalle foglie "aromatizzate". Il vampiro poi decise di rimanere li dov'era, insieme a icervi, come per proteggerli. Loro gli avevano donato del sangue, e lui voleva dare in cambio qualcosa: protezione fino al loro risveglio.
"Mal, ho intenzione di riposare... se succede qualcosa nei dintorni svegliami immediatamente."
"Nemmeno mi prendo più la briga di risponderti sanguisuga. Tanto non mi degni di attenzione."
...
Dopo un pò di tempo, Mag si svegliò di colpo. I cervi ancora dormivano, ma la cosa strana era il silenzio dei dintorni. Nessun ruggito o verso di animali, mentre quando si era addormentato la foresta era piena di rumori del genere. Poi, come prendendone coscienza solo in quel momento, sentì che un canto si era alzato nell'aria. La voce non gli era familiare, ma era incredibilmene confortante e rassicurante. La foresta era in completo silenzio ad ascoltare, mentre gli alberi stessi sembravano muoversi a ritmo con la voce.
Chi canta così dolcemente?
Senza neanche cercare di darsi una risposta, si alzò, con premura nei confronti dei cervi, e cercò di orientarsi in cerca della voce. Non capiva se era vicina o lontana, ma ciononostante aveva intenzioen di continuare a cercare. Era una voce troppo invitante per fermarsi, anche se aveva ancora bisogno di riposo...
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